SECONDA CATEGORIA PV
Girone U: 10a giornata
Gropello San Giorgio 0
OLIMPIC CILAVEGNA 2
(p.t. 0-2)
*** A.S.D. GROPELLO SAN GIORGIO: Monighini, Filippini, Gandolfi, Castelli (dal 46' Montis), Raimondo, Geranzani (dal 57' Treccani), Garau, Borra, Cafà (dal 81' Gualtieri), Laino, Martinotti. All.: Marin (a disposizione: Garioni, Buttafava, Valsecchi, Garofalo Esposito).
*** A.S. OLIMPIC CILAVEGNA: Ambrosi, Ramponi (dal 46' Corsaro), Minutillo, Belotti, Verderame, De Marchi, Cannata, Calamosca (dal 65' Piri), Davide, Labò, Cerrito (dal 60' Piscitello). All.: Ruzzoli (a disposizione: Sbardellati, Trento, Pedalà).
*** ARBITRO: Federico Montagna (sez. Voghera).
*** MARCATORI: 1' Davide, 43' Davide.
*** AMMONITI: Geranzani, Martinotti (Gropello San Giorgio); Ramponi, Labò (Olimpic Cilavegna).
*** ESPULSI: Cannata (Olimpic Cilavegna) per doppia ammonizione.
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Troppo recente il cambio di tecnico per sortire effetti alla prima partita. In un pomeriggio grigio come la propria classifica, il Gropello San Giorgio incassa la terza sconfitta di fila, la quarta consecutiva nelle gare casalinghe, e lascia i tre punti ad un OLIMPIC CILAVEGNA apparso meno forte di altre formazioni viste al Comunale nella prima parte della stagione, costretto nella sua metà campo dai bianco-viola per quasi tutto il secondo tempo, ma bravo a sfruttare le non molte chance a sua disposizione per portare a casa una vittoria molto importante per la classifica.
L'era Bellinzona (anche se il nuovo mister, non ancora ''burocraticamente'' pronto per sedere in panchina, dove c'era Alessandro Marin, si trovava in tribuna) comincia in salita: pronti-via e, su un retropassaggio corto della nostra difesa s'inserisce con grande opportunismo Francesco Davide, che si ritrova solo davanti a Monighini e non sbaglia, nonostante il tentativo di metterci una pezza dell'estremo difensore di casa. In svantaggio dopo un minuto, i bianco-viola provano a reagire al colpo a freddo: subito in evidenza Marco Cafà, al rientro in campo dopo due mesi; buona combinazione con Ettore Raimondo, terzino avventuratosi al limite dell'area ospite, e passaggio al centro di quest'ultimo ribattuto dalla difesa.
Più determinazione che lucidità negli attacchi gropellesi; Gigi Laino ci prova ma il portiere Simone Ambrosi va in presa facile. Raimondo è di nuovo in cerca di gloria (sinistro altro dal limite), e la mezza girata di Gabriele Garau che segue un cross di Laino rimane troppo poco potente per inquietare gli avversari. Ad inquietare la nostra retroguardia invece troviamo Giuseppe Cerrito con la sua rapidità; dapprima Luca Filippini in scivolata manda il pallone in corner e qualche minuto più tardi è una prodezza di Monighini a negargli il goal.
L'occasione più ghiotta è però nostra, dagli undici metri: Laino va giù in area dopo un contatto, il signor Montagna decreta, in modo fiscale, il calcio di rigore; dopo qualche protesta nero-verde è lo stesso Laino ad eseguire; il tiro viene respinto da Ambrosi ed i nostri non sono abbastanza rapidi per sfruttare almeno la ribattuta. Le proteste successive giungono dai bianco-viola, che reclamano per un fallo di mano in area (e forse stavolta il rigore ci stava più che in precedenza).
Nulla di fatto comunque; non riusciamo ad agguantare il Cilavegna, il quale al contrario allunga le distanze poco prima dell'intervallo. La fiammata ''Olimpica'' ha come protagonisti il 20enne Cerrito, che guadagna un corner, ed ancora il 22enne Davide, lasciato troppo libero a due passi dalla porta; l'autore del primo goal raccoglie un traversone invitante dalla bandierina e allunga il piede quanto basta per piazzare un'altra zampata vincente.
Colpiti appena usciti dagli spogliatoi ed appena prima di rientrarvi, siamopiuttosto nei guai. Bellinzona e Marin provano a rimediare inserendo, da inizio secondo tempo, un nome ''di peso'': Stefano Montis. In campo a quasi nove mesi dall'infortunio di Rivanazzano, il difensore non si risparmia, mettendo da subito la propria grinta al servizio della squadra. Grinta e determinazione non fanno difetto ai padroni di casa in quarantacinque minuti giocati a stragrande maggioranza nella metà campo rivale. I ragazzi si impegnano, si buttano su ogni pallone, ne recuperano molti grazie al pressing, ma non sono incisivi come dovrebbero. Quel che manca è soprattutto la lucidità; anche per ''colpa'' di avversari chiusi ermeticamente, pronti a fermarci con le buone o con le cattive. Ne farà le spese Gianluca Cannata; ammonito per uno dei suoi numerosi falli, riceverà il secondo giallo, con relativa espulsione, dopo uno scambio di cortesie con Marcello Martinotti.
La superiorità numerica arriverà troppo tardi perché il Gropello San Giorgio ne possa approfittare. Prima Laino e Cafà ci avevano provato con qualche tiro fuori misura (anche di poco), Marco Treccani appena entrato aveva concluso debolmente dopo un fraseggio con Laino, e dell'altra parte sia Marco Gandolfi (la sua incertezza sul primo goal ospite è stata ampiamente riscattata nel resto del match; il prodotto del vivaio gropellese ha nel complesso fatto una buona gara) sia Montis si guadagnano un'ovazione quando stoppano un paio di ripartenze del Cilavegna.
Le due occasioni più nette arrivano in sequenza: Treccani recupera un pallone sulla tre quarti (uno dei tanti da noi riconquistati nella ripresa) e serve Alberto Gualtieri, pure lui inserito a lavori in corso. Il Cobra irrompe in area sulla sinistra e fa partire un tiro velenoso diretto all'angolo opposto; Ambrosi è chiamato alla prodezza per salvare la sua porta. Sul relativo calcio d'angolo proprio ''Trecca'' sfiora il goal di testa da distanza ravvicinata. Sarà l'ultimo sussulto (espulsione di Cannata a parte) di un match in cui un paio di distrazioni difensive ci sono costate care.
Il reparto arretrato ha comunque fatto anche buone cose, e con il progressivo reinserimento di Montis ed il rientro di Diego Lazzarin (fuori contro il Cilavegna a causa del quarto giallo stagionale, ricevuto a Dorno) la situazione dovrebbe migliorare ulteriormente. Il problema maggiore rimane la siccità in fase offensiva. Quando si tratta di far goal, osserviamo ancora troppa Laino-dipendenza, e se il bomber è in una giornata in cui la palla non vuole proprio andare in porta, nemmeno dal dischetto, trovare un'alternativa resta difficile. Su questo aspetto dovranno lavorare Dado Bellinzona e Ale Marin.
L'attuale classifica (vedi link dopo i tabellini ad inizio pagina) riflette le molte delusioni delle prime dieci giornate: siamo penultimi in compagnia dello Zinasco, e se il campionato finisse ora ci troveremmo obbligati a uno spareggio proprio con i ''cugini'' per evitare una seconda retrocessione consecutiva, dagli effetti imprevedibili (e sicuramente non piacevoli). La stagione però termina fra sei mesi, e la nostra attuale posizione in classifica NON riflette le potenzialità del gruppo (specie quando questo ha tutti gli effettivi a disposizione). Non vogliamo credere che la squadra continuerà cosi. Tempo e spazio per rimediare ci sono, adesso è il momento di lasciare lavorare chi di dovere.