Prima Categoria Lombardia
Girone I - 27. giornata (12. di ritorno)
Gropello S.G. - Certosa Marcignago 1-0 (0-0)
*** A.S.D. GROPELLO SAN GIORGIO: Montagna, Re F., Raimondo (dal 75' Marchese), Ramella, Arrigoni, Ardiani, Sambugaro (dal 46' Filippini), Martinotti M.), Garau, Mosca (dal 23' Asprone), Mazza. (a disposizione: Bosio, Castelli, Boveri, Kane Papa).
*** A.S.D. CERTOSA MARCIGNAGO: Meduri, Dedi, Biondi, Laboranti, Mazuoccolo, Morgado, Calvi (dal 71' Rainoldi), Rossi, Aguzzoni, Manzo, Vaccaro (dal 89' Lanza). All.: Pintus (a disposizione: Balbi, Napoli, Bellitra, Figura, Celle).
*** ARBITRO: Mauro Bagozzi (sezione di Treviglio).
*** MARCATORI: 91' Asprone (rigore).
*** AMMONITI: Mazza, Martinotti M. (Gropello S.Giorgio); Dedi, Rossi (Certosa Marcignago).
*** ESPULSI: Morgado (Certosa Marcignago): doppia ammonizione.
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''Partita giocata poco bene, ma abbiamo avuto il merito di crederci sino in fondo, e alla fine sono arrivati tre punti importantissimi''. Corrado Martinotti sceglie di nuovo la via della sintesi per commentare i novanta minuti tra Gropello San Giorgio e Certosa Marcignago. Anzi, novanta più recupero, perché proprio a tempo scaduto si è materializzato l'episodio decisivo: un calcio di rigore per fallo su Gigi Mazza trasformato da Michele Asprone. Mazza e Asprone; ancora una volta entrambi decisivi nel risolvere una situazione (complicata) a nostro favore, per quanto non vada trascurato l'apporto degli altri, difesa e portiere Franco Montagna in particolare.
La fotografia del match ''scattata'' dal mister è bene a fuoco: effettivamente al Comunale si è vista una sfida poco avvincente sul piano del gioco, che prima del sussulto finale sembrava incamminata sulla strada del pareggio, equilibrata e con un numero esiguo di vere occasioni su entrambi i lati.
Un giocatore per parte in evidenza nella fase iniziale. In casa bianco-viola, tanto per cambiare, è Gigi Mazza: con la sua velocità, una spina nel fianco della difesa avversaria. Alla prima incursione si scontra con Federico Meduri in uscita; nel contrasto il portiere subirà una botta al caviglia, rimanendo a terra qualche minuto, poi si rialzerà e continuerà la gara. La seconda cavalcata di Mazza si esaurisce in un cross terminato fra le braccia dello stesso Meduri; al terzo tentativo scarta un avversario e irrompe in area, finendo giù dopo un contatto con un difensore; l'arbitro non fischia nulla, facendo orecchie da mercante alla proteste gropellesi.
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La risposta del Certosa arriva dai piedi del vice-capitano Federico Manzo, con un rasoterra (non molto) fuori misura su punizione ed una botta dal limite respinta da Montagna, la cui ribattuta non viene sfruttata al meglio dai nostri avversari; l'opportunità va in fumo ma l'atteggiamento ''molle'', in questa circostanza, della difesa, che concede sia la possibilità del tiro della distanza sia quella del tap-in ravvicinato, non piace all'allenatore, appollaiato in tribuna a seguire la contesa (si rivedrà in panchina dopo Pasqua).
Stefano Mosca non è nella condizioni di proseguire e, intorno a metà tempo, chiede la sostituzione: Martinotti butta nella mischia Asprone, che entra subito in partita raccogliendo un assist di Ettore Raimondo dalla sinistra e provando a frasi strada in area; la retroguardia ospite sbroglia. Seguirà altro episodio da rivedere (se mai ci fosse una moviola in Prima Categoria) davanti alla porta ''certosina'', con Gabriele Garau a terra; pure stavolta non viene rilevato nulla.
Dopo la chance di Manzo, i vari Fabio Re, Jacopo Arrigoni, Matteo Ramella e Nicolas Ardiani sistemano la difesa e fino al quarantacinquesimo concedono poco o niente ad un Certosa Marcignago che punta soprattutto ad agire di rimessa. Quando non è il reparto arretrato gropellese, poi … sono gli stessi ospiti a ''sventare'' le loro occasioni: Manzo e Vaccaro si scontrano tra loro e un'azione di contropiede parecchio interessante sfuma in maniera surreale. Nel frattempo Mazza continua a imperversare: fuga sulla fascia e tiro conclusivo respinto con una mano da Meduri (Garau non approfitterà della ribattuta), seguito da cavalcata partita dalla propria metà campo; Kristian Dedi ricorre al fallo tattico per fermarlo e si guadagna l'inevitabile giallo.
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In chiusura di tempo gli uomini di mister Pintus prendono un po' di coraggio, ma ne escono solo piccole punture di spillo: un cross invitante per un attaccante appostato a centro area, con la testa di Ramella ad intercettare in modo provvidenziale, un lancio pennellato da Alessio Biondi (Lorenzo Rossi manca l'aggancio a due passi da Montagna) ed una punizione senza esito. Tanti episodi di cronaca ''minore'' nel primo tempo, pochissimi brividi autentici.
Certosa Marcignago più incisivo al rientro in campo; dopo una prima chance bianco-viola (Mazza per Asprone che conclude debolmente) gli ospiti mettono alle corde il Gropello: Salvo Vaccaro entra in area dal vertice destro e spara un rasoterra ribattuto da Montagna; sulla respinta c'è un tentativo ''murato'' da Ardiani (fra i migliori in campo). Pochi minuti dopo tocca a Manzo, che prima trova sulla sua strada le mani del nostro portiere quindi, sul proseguimento della giocata, spedisce alto di testa. Il tentativo seguente è una punizione ''a rientrare'' di Matteo Aguzzoni; ci vuol ben altro per sorprendere l'estremo difensore di casa.
Gropello resiste alla fiammata avversaria (completata dall'occasione più ghiotta: una traversa colpita su tiro-cross dalla fascia) e controbatte grazie al ''solito'' Mazza, di nuovo maltrattato dai difensori avversari; l'arbitro lascia correre, intervenendo solo per ammonire Gigi per proteste. L'alternativa bianco-viola a Mazza in attacco è … Ardiani, che si affaccia in area nemica e colpisce di testa; pallone appena sopra i legni della porta certosina. L'inerzia della gara è di nuovo sul lato bianco-viola, ma il direttore ci mette lo zampino, fermando Garau per fuorigioco (peccato che l'unico in posizione irregolare fosse Asprone, totalmente disinteressatosi della palla) e qualche istante più tardi non vedendo una netta trattenuta sulla nostra punta al limite dell'area. Dagli spalti non gradiscono molto ...
Signor Bagozzi di Treviglio o no, la squadra ora crede al colpaccio. Ci va vicino con Marco Marchese, per il quale Mazza confeziona l'assist perfetto in contropiede; ''Marche'' conclude a botta sicura dal vertice destro dell'area, però Meduri si supera e con una prodezza nega al nuovo entrato la gioia del goal. I tempi sembrano maturi per il vantaggio, solo che il tempo rimasto è minimo. No problem: ci pensa Mazza, bravo a impadronirsi della palla dopo un retropassaggio ospite ed inventarsi l'ennesima irruzione in area. Randy Morgado lo aggancia in pieno; stavolta il rigore è solare, con incluso secondo cartellino per l'autore del fallo, costretto a tornare negli spogliatoi (qualche minuto) prima degli altri.
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Asprone ha fra i piedi una palla che scotta, fondamentale per l'economia del campionato bianco-viola. Ma il bomber è una garanzia dagli undici metri e non si lascia impressionare, trasformando il match-ball (con portiere spiazzato) e scatenando l'esultanza del Comunale. ''Sono andato sul dischetto più tranquillo che in occasioni precedenti. E' andata bene. Oggi contavano i tre punti in sé più che il modo in cui li abbiamo ottenuti. Adesso dobbiamo continuare a vincere'' dirà a fine partita l'autore del goal.
Gli istanti di recupero sembrano interminabili, ma il mini-assedio conclusivo del Certosa è inutile: Arrigoni, Ardiani e soci spazzano via ogni pallone ed ogni velleità di rimonta ospite. Il triplice fischio è una liberazione e sancisce una vittoria-chiave che ci porta a quota 30, in condominio con lo stesso Certosa e con il Casteggio travolto (0-3) dal Nord Voghera, mentre lasciamo indietro di sei lunghezze la Cassolese, KO per mano del Lomellina Calcio, a sua volta bravo a certificare la matematica promozione alla serie superiore, rispettando i pronostici della scorsa estate. CONGRATULAZIONI al Lomellina, in grado di battezzare al meglio la fusione che ha portato ad una società nuova e subito vincente. L'unica nostra avversaria nella lotta-salvezza capace di muovere la classifica è stato il Vistarino (2-2 con l'Atletica del Po).
Dopo una giornata di campionato favorevole, Mister Martinotti e tutta la ciurma si gusteranno con più piacere la colomba pasquale. Senza perdere la forma però: alla ripresa delle ostilità domenica 27 ci attende una nuova sfida determinante a Cassolnovo, gara che gli avversari affronteranno come ultima spiaggia, e che arriverà in contemporanea ad un altro scontro diretto: Certosa - Casteggio. Con il traguardo (della stagione regolare) a sole tre partite, la volata salvezza si annuncia più aperta che mai.