SECONDA CATEGORIA PV
Girone U: 8a giornata
Gropello San Giorgio 0
CALCIO MOTTESE 3
(p.t. 0-1)
*** A.S.D. GROPELLO SAN GIORGIO: Monighini, Filippini, Marchese, Martinotti, Raimondo, Valsecchi (dal 48' Buttafava), Mosca (dal 50' Treccani), Borra, Garau, Laino, Geranzani (dal 65' Gandolfi). All.: Zucca / Marin (a disposiz.: Bayegle Njawe, Castelli, Gualtieri).
*** CALCIO MOTTESE: Di Giovanni, Di Vito (dal 79' De Amici), Di Gaeta, Franchi, Cucchi, Luviè, Navassa, Cherchi, Cossiga, Scalisi (dal 84' Rettori), Sala (dal 77' Marra). All.: Conti (a disposizione: Rampini, Ettori, Longo, Reina).
*** ARBITRO: Carlo Alberto Mulattieri (sez. Voghera).
*** MARCATORI: 6' Cossiga, 75' Scalisi, 78' Luviè.
*** AMMONITI: Valsecchi, Martinotti, Mosca (Gropello S.G.); Di Gaeta, Di Vito, Scalisi (Calcio Mottese).
*** ESPULSI: NESSUNO.
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La serie nera del Comunale Mascherpa continua: il Gropello San Giorgio inanella il terzo KO casalingo di fila, cedendo 0-3 alla MOTTESE. Contro la capolista (e candidata numero uno ad occupare quel primo posto finale che darà accesso alla categoria superiore) non era facile centrare un buon risultato, ma va dato atto ai bianco-viola di averci provato per un'ora circa, specie nel primo tempo quando hanno messo in difficoltà i ragazzi di mister Conti. Altra nota di merito per la ''banda dei giovani'' guidata da Gigi Zucca: la reazione al goal incassato a freddo.
Se un avversario si presenta con cinque vittorie e due pareggi in sette incontri come credenziali, e per giunta ti colpisce dopo una mezza dozzina di minuti (per la cronaca: Davide Sala irrompe in area da sinistra e mette al centro, dove Simone Cossiga trafigge Andrea Monighini da distanza ravvicinata), con l'aggiunta di un raddoppio sfiorato subito dopo (gran botta al volo di Sala di poco fuori misura) i rischi di accusare il colpo ci sono: invece i gropellesi non si lasciano abbattere e si spingono verso l'area di Michele Di Giovanni. Ad un primo tentativo di testa sopra la traversa seguono un lancio in profondità di Giuseppe Geranzani per Gabriele Garau, anticipato dal portiere in uscita (con un difensore a coprirlo) ed un paio di conclusioni del neo-papà Andrea Borra (anche da parte nostra congratulazioni per l'arrivo della piccola Rebecca) murate dalla retroguardia ospite.
Non che la Mottese stia a guardare, anzi: tre occasioni di seguito su palle inattive (colpo di testa alto in piena area, conclusione direttamente in porta dalla fascia a cui Monighini risponde a pugni chiusi e soprattutto punizione di Marco Scalisi che sorvola la barriera e si stampa sul palo) ci rammentano che la prima della classe è sempre in agguato, pronta a graffiare di nuovo, ed a volte a colpire duro in ogni senso: la capolista mette in campo tutto il suo agonismo, con interventi che in qualche caso meriterebbero sanzioni maggiori da parte arbitrale.
I Gropellesi non si lasciano impressionare e continuano sulla loro strada, utilizzando in particolare la fascia destra, dove Stefano Mosca e Marco Marchese, entrambi piuttosto veloci, provano a sfruttare il punto debole della difesa rivale. Il risultato sono cross pennellati in mezzo all'area e purtroppo non sfruttati al meglio, vuoi per difetti di mira vuoi perché gli altri riescono sempre a cavarsela; provvidenziale la spizzata con cui un difensore toglie praticamente il pallone dai piedi di Geranzani, che già aveva il colpo a botta sicura in canna.
Gli ultimi minuti del tempo sono avvincenti, tra l'istinto di Monighini, superatosi per respingere una botta ravvicinata di Sala, e la progressione di Marchese, bravo a bersi il suo marcatore ma ''stoppato'' in corner da Uberto Navassa. Gigi Laino protagonista due volte prima dell'intervallo: azione prolungata in cui fa tutto bene tranne la conclusione, e successivo scatto in profondità che obbliga Di Giovanni ad uscire a valanga.
Bianco-viola attivi e reattivi fino alla pausa, un po' meno nel secondo tempo, inaugurato da una punizione di Scalisi respinta di corpo da Monighini; Cossiga si avventa sulla ribattuta e centra la traversa. Replichiamo con una ripartenza da autovelox: Borra sulla fascia a tutta velocità e pallone in mezzo all'area dove è appostato, vicino al secondo palo, il nuovo entrato Marco Treccani, anticipato all'ultimo momento dalla testa di un difensore. Sfuma così una delle (poche) opportunità bianco-viola dell'intera ripresa. Ne costruiscono di più gli ospiti: Luca Buttafava (altro innesto a gara in corso) ci salva arpionando un pallone che altrimenti sarebbe finito a Cossiga, lanciato verso la nostra porta, quindi sono lo stesso numero nove mottese e Sala a graziarci; in situazione di due contro uno, pasticciano fra loro e quel che ne esce è un tiro debole, facile preda di Monighini.
Di tutt'altra pasta il successivo intervento di ''Mone'', un volo plastico per togliere il pallone dalla porta su punizione di Scalisi. Un attimo dopo quest'ultimo ci riprova e riesce nell'intento: nuova punizione messa in area e palla che s'infila in rete senza che nessuno la tocchi. Il direttore di gara però forse vede un ultimo tocco di Navassa prima che la palla entri, e forse per questo convalida un goal altrimenti da annullare (la punizione era di seconda). Una decisione arbitrale che lascia perplessi, una delle tante del signor Mulattini, sembratoci in vari casi abbastanza confuso.
Non c'è due senza tre: ora Gropello accusa il colpo ed al raddoppio segue, a tempo di record, il tris: inzuccata vincente di capitan Luviè sugli sviluppi di un corner, per la Mottese è di nuovo festa. Con Gropello ormai al tappeto e l'entusiasmo a mille, potrebbero straripare, se non fosse per un paio di prodezze di Monighini (che si trovava di fronte più di un ex compagno di squadra). Ma tre reti bastano a garantire i tre punti e, grazie allo scivolone interno del Mortara, il primato solitario in classifica.
I tifosi ospiti giunti in buon numero (incluso un piccolo gruppo di ''Ultras'' con tanto di bandiera) celebrano la loro macchina da vittorie, mentre noi restiamo invischiati nelle paludi della zona play-out. Siamo nel ''gruppone'' di cinque squadre a quota otto, una lunghezza avanti rispetto al duo Zinasco-Lacchiarella mentre il fanalino di coda Superga, che con il suo primo successo ha cancellato quel poco gradito zero, non è più così lontano.
Situazione difficile, ci sarà da faticare, ma lo sapevamo; e allora ci rimboccheremo le maniche, a partire da domenica prossima quando ci sposteremo a Dorno per un derby ''caldo'' anche e soprattutto per ragioni di classifica (il Dorno San Rocco ha i nostri stessi punti). Se i bianco-viola saranno quelli formato-trasferta (due vittorie, e un pari sul non facile terreno di Zinasco, nelle ultime occasioni), magari con lo stesso atteggiamento che nel primo tempo di oggi ha tolto sicurezza al mister avversario, qualcosa di buono arriverà.