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Biancoviola opachi: Casteggio ringrazia e sbanca il Comunale
News pubblicata il 03-02-2014
*** Prima Categoria Lombarda - Girone I: 17. giornata (seconda di ritorno):
Gropello San Giorgio - Casteggio 1898 1-2 (p.t. 0-0) *** A.S.D. GROPELLO SAN GIORGIO: Montagna, Re, Lazzarin (dal 49' Montis), Arrigoni, Giuffré, Ardiani, Ramella, Sambugaro (dal 58' Filippini), Asprone (dal 75' Marchese), Mazza, Garau. All.: Martinotti C. (a disposizione.: Bosio, Gualtieri, Kane Papa, Raimondo). *** F.B.C. CASTEGGIO 18 98: Giugliano, Maestri, Guarrera, Pazzi, Casarini, Battiston (dal 20' Terzi), Termine, Baroncelli, Bacchio (dal 61' Mastropietro), Fina (dal 88' Brandolini), Castiglione. All.: Albertini (a disposizione.: Perotti, Manenti, Autolitano, Quaglini). *** ARBITRO: Manuel Imberti (sez. di Abbiategrasso). *** MARCATORI: 61' Asprone (rig.); 81' Termine; 85' Fina. *** AMMONITI: Arrigoni (Gropello San Giorgio); Termine, Terzi, Mastropietro, Brandolini (Casteggio 1898). *** ESPULSI: Mazza (Gropello San Giorgio), Casarini (Casteggio 1898). Entrambi per doppia ammonizione. Il Casteggio 1898 viola il Comunale e porta a casa tre punti nel complesso meritati. Il merito degli oltrepadani è soprattutto quello di crederci, di provarci sino in fondo, pure quando si trovano sotto di una rete e di un uomo, mentre il Gropello San Giorgio, una volta passato in vantaggio, si illude troppo presto di avere la gara in pugno, senza fare molto per trasformare l'illusione in qualcosa di più concreto. Che nello scontro diretto tra aspiranti alla salvezza la determinazione avesse i colori gialloblu lo si era intuito dalle prime battute: gli uomini di mister Albertini, rinforzatisi con un paio di acquisti sul mercato invernale, partono più forte e tengono in mano il pallino del gioco, per quanto non riescano a creare serie opportunità; ad essere generosi annoveriamo una sassata dal limite che viaggia di poco sopra la traversa di Franco Montagna ed un passaggio impreciso dalla fascia per Ruben Bacchio, in posizione invidiabile davanti alla nostra porta. Sono invece i bianco-viola, che optano per fare muro ed affidarsi a ripartenze, a costruire le migliori chance del primo tempo: lancio lungo per Gabriele Garau, fuga sulla sinistra della punta gropellese e traversone al centro, dove il colpo di testa ravvicinato di Gigi Mazza trova la respinta di Andrea Giugliano; pochi istanti più tardi l'inzuccata è a firma Michele Asprone, ma la sfera termina a lato. Esaurita la nostra fiammata, il Casteggio torna a manovrare e la retroguardia gropellese a contenerlo; i vari Lazzarin, Re, Ardiani, Arrigoni, Giuffrè (quest'ultimo bravo a intercettare un lancio potenzialmente pericoloso destinato a Francesco Fina) fanno buona guardia, tanto che Montagna deve impegnarsi solo su una punizione a rientrare diretta al primo palo, e spedita di pugno in corner. Gropello cerca nuovamente di colpire in velocità però sia una cavalcata a centrocampo di Mazza sia un'incursione di Garau, partito dalla destra e bravo a saltare due avversari, vengono fermate con le cattive; pur guadagnandosi due ammonizioni i casteggini sventano due possibili attentati alla loro porta. Pochi brividi nei quarantacinque minuti di partenza, ancor meno ad inizio ripresa, quando le sostituzioni sono più numerose degli spunti di cronaca. Tra i nuovi entrati Stefano Montis, che offre subito un prezioso contributo alla fase difensiva e, imbeccato da Arrigoni, azzarda pure una sortita in area nemica; Andrea Maestri, reduce da un duello vinto con Asprone alcuni minuti prima, gli soffia la palla. L'impressione è che solo un episodio possa sbloccare il match; e l'episodio arriva. Sotto forma, guarda caso, di rigore guadagnato da Gigi Mazza; l'ennesimo in questa stagione. Nessuna lunga discesa stavolta: Gigi viene pescato da Matteo Ramella direttamente in area, e subito messo giù da Emanuele Casarini. La dinamica cambia, l'incaricato dagli undici metri no: Asprone spiazza Giugliano; palla a sinistra, portiere sull'altro lato. Una liberazione per il Gropello, che si trova pure in undici contro dieci, visto come l'autore del fallo si sia inevitabilmente beccato il secondo giallo. Potremmo approfittarne, e dare subito la mazzata definitiva, quando il nostro bomber vede Montis tutto solo e lo serve con precisione; il difensore entra in area ma il controllo non è dei migliori, e Giugliano riesce a far suo il pallone in uscita. Il portiere ospite nega il goal a Montis anche in seguito, respingendo a due mani il suo tiro incrociato da dentro l'area. Gropello non è cinico, né determinato a sufficienza per chiudere la gara, e ne paga il prezzo in pochi minuti. Daniel Termine batte una punizione dal vertice sinistro dell'area; il pallone buca la difesa senza che nessuno lo tocchi e s'infila in porta nell'angolino alla destra di Montagna, ingannato da un rimbalzo beffardo. Alla prima beffa segue la seconda, quella del KO. I bianco-viola sbilanciati in avanti vengono sorpresi dal contrattacco ospite che Fina, servito dalla destra da Lorenzo Baroncelli, concretizza con una fucilata rasoterra sul primo palo, su cui Montagna non può fare nulla. I tanti tifosi giunti dall'Oltrepò esplodono di gioia, i più esagitati si concedono pure un'arrampicata sulle reti del campo. I nostri accusa l'uno-due avversario e perdono anche la superiorità numerica (causa secondo giallo a Mazza per proteste, una nuova tegola per mister Martinotti); l'ultimo ad arrendersi è Marco Marchese, entrato a sostituire Asprone; il suo tentativo dal limite nel recupero finisce alto di poco. E' il canto del cigno, a cui segue il triplice fischio del signor Imberti di Abbiategrasso. La peggiore ipotesi della vigilia adesso è realtà; dopo lo scivolone a Casarile, Gropello perde il secondo scontro diretto di fila e viene sempre più risucchiato verso i bassifondi del girone. Con la simultanea vittoria della Cassolese il penultimo posto è a soli cinque punti (ed il Casteggio è distante appena quattro); oltre ai numeri, poi, preoccupano l'atteggiamento in campo ed i troppi errori commessi negli ultimi 180 minuti. A ben guardare, anche dopo il mediocre inizio del girone di ritorno nulla è compromesso, ma bisogna cambiare marcia al più presto. |
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